A.R.K. documenti per la
memoria
Uscito nel 2007, é un DVD che sintetizza tutto ciò che si troverà
nell'archivio donato da Robert Katz. Realizzato dalla fortemente innovativa
casa produttrice toscana Digtial Studi, una specie di Cinecittà virtuale
sulle colline della campagna valdarnese, il film rileva la natura multimediale
sia dell'archivio sia della carriera di chi l'ha prodotto. Ne parla
l'autore sullo schermo, come nel lontano 1964 egli venne a Roma, un
aspirante scrittore, "in cerca del grande e del nuovo", e come nel giro
di un mese si imbattuté nella storia che avrebbe cambiato per
sempre la sua vita È la storia delle Fosse Ardeatine, riportata
sulle pagine di Morte a Roma, la prima opera di Katz che sarebbe diventeto
un best-seller internazionale. "Nei successivi 40 anni" spiega l'autore,
"ho scritto diversi libri di storia, saggi, romanzi e film, quasi sempre
sull'Italia del novecento. Ma la formazione del mio archivio, come la
mia vita di Americano all’estero, deriva da Morte a Roma, spartiacque
che mi portò agli studi di altri eventi della storia contemporanea italiana,
trasformandomi, dagli anni Settanta in poi, da ricercatore del passato
anche a testimone oculare degli avvenimenti storici, osservatore diretto,
e qualche volta persino protagonista."
Lo
ribadisce Linda Giuva, professore di archivistica dell'Università di
Siena di fama internazionale. Sarà lei a curare l'ARK ed è lei a narrare
il DVD. Dice: "l’ARK, come tutti gli archivi di persona, documenta e
testimonia innanzitutto la vita del suo autore…è, come ha detto Robert
Katz, un album di memoria, il suo album di memoria, ma nel caso di Robert
Katz non si riferisce soltanto alla vita del suo autore ma è un album
di memorie per tutti noi italiani, perché in quelle carte, in quei documenti
che lui ha raccolto sono raccontate alcuni vicende importanti della
vita del nostro paese e quindi è un archivio importante per la storia
d’Italia".
Gli
anni dell'ira: Il
caso Moro e il terrorismo nascosto
Il 9 maggio di ventisette anni fa venne ucciso dalle
Brigate Rosse Aldo Moro, vittima di un’azione terroristica assurda e
di una reazione disastrosa del governo, adottando un'inaudita intransigenza.
Soltanto negli anni successivi si scoprirà che per una parte
del potere fu un disastro voluto. E’ un periodo passato alla storia,
ma oggi tornato attualissimo davanti alle pretese di un terrorismo diventato
globale. Per offrire un punto di vista storico, presentiamo un brano
del libro di Robert Katz, I giorni dell’ira.
Morte a Roma, il massacro delle Fosse Ardeatine, il Saggiatore,
2004, ed. aggiornata con l'ausilio di documenti e testimonianze inedite.
"Un libro scandalo, un
testo ormai classico,
pubblicato in 13 paesi e in 10 lingue, che in questa sesta edizione
è arricchito da una nuova introduzione dell'autore..." Continua:
vedi la scheda >>>
"Dopo
la scrupulosa ricostruzione di Katz, crediamo che non ci sia altro da
aggiungere. Taglia tutti nodi, risolve ogni dubbio." -
Corriere della Sera
Novità
Tutt'e tre aggiornimenti a Morte a Roma, 1994,
1996, 2004, in versione originale, finora inediti.Vai a Death in Rome
"The Updates" (in English)
Diario di un viaggiatore…
Quest'aroma d'ottobre che permea l'aria di queste colline toscane dev'essere
una sensazione unica nell'universo, il profumo
inebriante del chianti in fermento, del mosto in ebollizione, in trasformazione…
Così,
negli anni ottanta, Robert
Katz iniziò un suo diario che avrebbe dovuto ricordare le sue osservazioni
di un mondo pastorale destinato
a morire sotto il giogo ancora senzo nome ma che si chiamerà "globalizzazione".
Resto nell'A.R.K. virtualmente inedito, il Diario di un viaggiatore
riemerge oggi come una vera e propria time-capsule in quanto
è un oggetto che rappresenta una cultura ormai sparita. Ecco, pubblicato
per la prima volta, un brano: 
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L'Archivio Robert Katz
La scelta nel 2006 dello scrittore americano Robert
Katz, da molti anni residente in Toscana, di donare all’Amministrazione
comunale di Pergine Valdarno il proprio archivio costituisce un indubbio
arricchimento per la realtà bibliotecaria e documentaria toscana
e nazionale.
L’archivio documenta aspetti importanti della storia
italiana (dalla seconda guerra mondiale a vicende più recenti,
il terrorismo e il caso Moro) e riflette il punto di vista di un osservatore
attento alle vicende politiche italiane e fortemente coinvolto nella
vita culturale e politica nazionale. Non solo. Contiene documenti fino
ad oggi inediti, materiale di grande interesse anche giornalistico,
sui temi al centro della ricerca storiografica di Katz: via Rasella,
le deportazioni degli ebrei e il caso Moro.
Con questo archivio, profondamente voluto da Katz ma
soprattutto da molti cultori della materia, si vuole creare una sinergia
tra chi ha avuto accesso diretto ai documenti e alle testimonianze e
chi invece per motivi di studio, per passione o per semplice interesse
vuole approfondire alcuni temi della storia italiana. L’archivio comprende
un’ampia raccolta di materiali su diversi supporti prodotti dalla poliedrica
attività dello scrittore americano. Di particolare interesse
sono i documenti raccolti in occasione dei lavori più importanti
di Katz, quali Morte a Roma, Sabato nero e I giorni dell’ira,
le carte relative al processo a Katz dopo il film Rappresaglia,
sulla vicenda delle Fosse Ardeatine, e il ricco carteggio con personalità
di rilievo nazionale e internazionale.
La consistenza dell’archivio è stimata approssimativamente
in 80.000 documenti (inclusa la corrispondenza e i diari) su diversi
formati (cartacei e informatici), 150 audiocassette (interviste), una
cospicua raccolta di fotografie, giornali e riviste, circa 100 filmati
in diversi formati, 300 film e sceneggiature, cui si aggiunge una biblioteca
di circa 1.000 volumi.
Il riordino e l’inventariazione sono ad opera del Comune
di Pergine Valdarno in collaborazione con la Regione Toscana, la Provincia
di Arezzo, la Sovrintendenza Archivistica per la Toscana e l’Università
di Siena con sede in Arezzo. A coordinare i lavori è Linda Giuva,
Professore di archivistica della facoltà di Lettere e Filosofia
di Arezzo.
Fanno parte del Comitato scientifico dell’Archivio
Robert Katz: gli storici Alessandro Portelli (Università La Sapienza),
Paolo Pezzino e Michele Battini (Università di Pisa); per l’archivistica,
Linda Giuva (Università di Siena) e Camillo Brezzi (Università
di Siena); Franco Baldini, Jonathan Katz (Senior Web Content Manager,
WFP); Stephen Katz (Responsabile Servizio divulgazione dati ed informazioni
della FAO); per le istituzioni, la Soprintendenza archivistica con Giovanni
Contini, la Regione Toscana con Chiara Silla, la Provincia di Arezzo
con Emanuela Caroti, e per il Comune di Pergine Valdarno il sindaco,
Paola Prizzon.
L'archivio sarà sistemato in un edificio comunale
destinato ad ospitare anche l"Archivio Storico del Comune.
I giorni del complotto: Il
caso Moro e l'Americano che venne dal freddo
Primavera, 1994, a 16 anni dal suo tragico inizio in via
Fani, il caso Moro è ancora ricoperto di segreti e incognite Rischia di
finire in quell’affollato oblio denominato “i misteri d’Italia”. Ma questa
ricorrenza arriva con una novità. L’uomo che aveva ideato, capeggiato
e gestito il sequestro Moro, il brigatista Mario Moretti, rompe il suo
lungo silenzio. Ammette che fu lui solo ad ammazzare lo statista. Colpisce
di più la parte della testimonianza che evidenzia la sua impreparazione
politica, per non parlare delle Br in generale. Paradossalmente sono le
confessioni di Moretti che suscitano una risonanza nei corridoi dei palazzi
di potere. E’ un fenomeno che va oltre i confini d’Italia e quando il
New York Times – sostenitore prestigiosissimo della linea dura
italiana – si unisce alla rottura dei silenzi con una clamorosa critica-autocritica
che torna in Italia come uno tsunami: il crollo del castello di misteri
nel caso Moro sembra ormai inevitabile. Ma si sa che sono misteri “eccellenti”,
protetti da interessi privati. Sin dal primo momento del dopo-Moro, quei
giorni dell’ira si trasformavano nei giorni del complotto. Trovato Moro
morto si cercava il “Grande Vecchio”, figura che non muore mai. Nella
Roma del 1994 si parlava proprio di lui, l’uomo dietro il complotto, l’uomo
dei misteri. Si chiamava Dr. Pieczenik — al tempo del sequestro Moro mandato
da Washington quale il massimo esperto dell’antiterrorismo statunitense.
E’ l’uomo di Kissinger, dicono altri, quindi Moro è il nemico numero uno
fra gli alleati. E’ un’ipotesi come tante altre mai chiarite e finora
il silenzio di Pieczenik è rimasto impenetrabile. Ora però al Viminale
spuntano fuori documenti compromettenti. Contengono strategie e tattiche
concepibili soltanto da chi avrebbe voluto che Moro non fosse tornato
mai. Sono documenti orrendi, scritti con l’arroganza di chi gode un potere
illimitato; porta il nome dell’autore. Steve Pieczenik. Ecco la Time Capsule
di Robert Katz, citata recentemente quale "un'esclusiva storica"...
Roma città
aperta:Settembre 1943-Giugno 1944
di Robert Katz
Il libro:
Roma
città aperta: La scheda >>>
La
critica: Recensioni
e commenti >>>
“Nel giro di poche settimane Roma sarebbe
divenuta pressoché irriconoscibile: una parodia di città
demilitarizzata, con le mura scosse dal frastuono del traffico militare
tedesco diretto al fronte e dal fragore delle bombe alleate, con una popolazione
raddoppiata da un milione di profughi provenienti dalle campagne. Roma
stava per diventare una città di spie, agenti doppiogiochisti,
informatori, torturatori, fuggiaschi, ebrei perseguitati e gente affamata”.
Robert Katz ha ricostruito i mesi drammatici dall’occupazione
fino alla liberazione, raccontando episodi storicamente cruciali ma
anche quelli meno noti dalle manovre del Vaticano a una crescente resistenza,
formati da ex militari, operai e studenti che si opponevano con le loro
azioni ai tedeschi. L’autore ha dato vita a un affresco monumentale
e appassionante in cui le vicende umane dei protagonisti si mescolano
al grande flusso degli avvenimenti storici.
Robert
Katz, Roma città aperta, Settembre 1943 - Giugno 1944, Il
Saggiatore, Milano, 2003
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