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Robert Katz’s History of Modern Italy
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Cadono i "misteri" della tragedia Moro

Alla vigilia del trentesimo anniversario degli ultimi 54 giorni del più eminente statista del dopoguerra escono nuove rivelazioni custodite a lungo dalla Cia, l'Fbi e il Dipartimento di stato

Si tratta di migliaia di documenti prodotti durante la carriera di Aldo Moro dagli anni Sessanta fino al periodo successivo alla sua uccisione dalle Br. Questi fascicoli furono ceduti (malvolentieri) sulll'istanza dell'Archivio Robert Katz (A.R.K.) sotto il Freedom of Information Act. Ora, si stanno preparando per renderli pubblici alle sede di Ark in Pergine Valdarno.

Tra le novità inedite salta fuori il sorprendente ruolo svolto dall'ambasciata americana a Roma per reggere l'instabile linea di fermezza del governo di Andreotti. Fu l'ambasciatore stesso, Richard Gardner,Cliccare per il testo legibile che dal primo momento del sequestro trasmise decine di telegrammi a Washington per referire e commentare, a modo suo, l'evoluzione della crisi aperta dall'attacco micidiale dalle Brigate Rosse contro lo Stato italiano. Da queste comunicazioni si può intravedere la politica americana promossa da Gardner fornendo gli elementi utili al rifiuto di ogni trattativa per salvare Moro. Così l'Italia diventerà l'unico Stato del mondo a praticare una linea dura categorica, ma soltanto in questo caso.

"I telegrammi [di Gardner]", scrive il Corriere della Sera in un'anteprima, "sono la fotografia forse un po' sfocata di un Paese piegato dal terrorismo e attraversato dalle tensioni politiche provocate dalla crlsi più grave della sua storia repubblicana, scattata per il governo di Washington preoccupato dalle possibile conseguenze in casa dell'alleato italiano". (Cliccare sull'immagine per il testo legibile.)

In una di queste trasmissioni, ad esempio, Washington viene rassicurato da Gardner: "Da fonte legata alla famiglia di Moro capiamo che la famiglia stessa si oppone all'idea di uno scambio... Essi non credono che Moro stesso vorrebbe essere scambiato in circostanze che sarebbero umilianti". Interpellato dal Corriere, un portavoce della famiglia non ha dubbi: "Che la famiglia Moro fosse contraria a uno scambio del Presidente con chicchessia è una cosa che non è mai esistita". Per quanto riguarda l'ex ambasicatore americano, Gardner ha risposto al quotidiano milanese che, "Non mi ricordo di questa comunicazione". Né questa né altre.


A.R.K. documenti per la memoria A.R.K., 
		un film di  Alberto Tempi e Igor Biddau Uscito nel 2007, é un DVD che sintetizza tutto ciò che si troverà nell'archivio donato da Robert Katz. Realizzato dalla fortemente innovativa casa produttrice toscana Digtial Studi, una specie di Cinecittà virtuale sulle colline della campagna valdarnese, il film rileva la natura multimediale sia dell'archivio sia della carriera di chi l'ha prodotto. Ne parla l'autore sullo schermo, come nel lontano 1964 egli venne a Roma, un aspirante scrittore, "in cerca del grande e del nuovo", e come nel giro di un mese si imbattuté nella storia che avrebbe cambiato per sempre la sua vita È la storia delle Fosse Ardeatine, riportata sulle pagine di Morte a Roma, la prima opera di Katz che sarebbe diventeto un best-seller internazionale. "Nei successivi 40 anni" spiega l'autore, "ho scritto diversi libri di storia, saggi, romanzi e film, quasi sempre sull'Italia del novecento. Ma la formazione del mio archivio, come la mia vita di Americano all’estero, deriva da Morte a Roma, spartiacque che mi portò agli studi di altri eventi della storia contemporanea italiana, trasformandomi, dagli anni Settanta in poi, da ricercatore del passato anche a testimone oculare degli avvenimenti storici, osservatore diretto, e qualche volta persino protagonista."
Prof. Linda GiuvaLo ribadisce Linda Giuva, professore di archivistica dell'Università di Siena di fama internazionale. Sarà lei a curare l'ARK ed è lei a narrare il DVD. Dice: "l’ARK, come tutti gli archivi di persona, documenta e testimonia innanzitutto la vita del suo autore…è, come ha detto Robert Katz, un album di memoria, il suo album di memoria, ma nel caso di Robert Katz non si riferisce soltanto alla vita del suo autore ma è un album di memorie per tutti noi italiani, perché in quelle carte, in quei documenti che lui ha raccolto sono raccontate alcuni vicende importanti della vita del nostro paese e quindi è un archivio importante per la storia d’Italia".


Gli anni dell'ira: Il Moro prigioniero caso Moro e il terrorismo nascosto
Il 9 maggio di ventisette anni fa venne ucciso dalle Brigate Rosse Aldo Moro, vittima di un’azione terroristica assurda e di una reazione disastrosa del governo, adottando un'inaudita intransigenza. Soltanto negli anni successivi si scoprirà che per una parte del potere fu un disastro voluto. E’ un periodo passato alla storia, ma oggi tornato attualissimo davanti alle pretese di un terrorismo diventato globale. Per offrire un punto di vista storico, presentiamo un brano del libro di Robert Katz, I giorni dell’ira.
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Morte a Roma Morte a Roma, il massacro delle Fosse Ardeatine, il Saggiatore, 2004, ed. aggiornata con l'ausilio di documenti e testimonianze inedite.

"Un libro scandalo, un testo ormai classico, pubblicato in 13 paesi e in 10 lingue, che in questa sesta edizione è arricchito da una nuova introduzione dell'autore..." Continua: vedi la scheda >>>

"Dopo la scrupulosa ricostruzione di Katz, crediamo che non ci sia altro da aggiungere.  Taglia tutti nodi, risolve ogni dubbio." - Corriere della Sera

Novità Tutt'e tre aggiornimenti a Morte a Roma, 1994, 1996, 2004, in versione originale, finora inediti.Vai a Death in Rome "The Updates" (in English)Vai


Diario di un viaggiatore… Quest'aroma d'ottobre che permea l'aria di queste colline toscane dev'essere una sensazione unica nell'universo, il profumo inebriante del chianti in fermento, del mosto in ebollizione, in trasformazione…

Così, negli anni ottanta, Robert Katz iniziò un suo diario che avrebbe dovuto ricordare le sue osservazioni di un mondo pastorale destinato a morire sotto il giogo ancora senzo nome ma che si chiamerà "globalizzazione". Resto nell'A.R.K. virtualmente inedito, il Diario di un viaggiatore riemerge oggi come una vera e propria time-capsule in quanto è un oggetto che rappresenta una cultura ormai sparita. Ecco, pubblicato per la prima volta, un brano:

 

 

     L'Archivio Robert Katz

La scelta nel 2006 dello scrittore americano Robert Katz, da molti anni residente in Toscana, di donare all’Amministrazione comunale di Pergine Valdarno il proprio archivio costituisce un indubbio arricchimento per la realtà bibliotecaria e documentaria toscana e nazionale.

L’archivio documenta aspetti importanti della storia italiana (dalla seconda guerra mondiale a vicende più recenti, il terrorismo e il caso Moro) e riflette il punto di vista di un osservatore attento alle vicende politiche italiane e fortemente coinvolto nella vita culturale e politica nazionale. Non solo. Contiene documenti fino ad oggi inediti, materiale di grande interesse anche giornalistico, sui temi al centro della ricerca storiografica di Katz: via Rasella, le deportazioni degli ebrei e il caso Moro.

Con questo archivio, profondamente voluto da Katz ma soprattutto da molti cultori della materia, si vuole creare una sinergia tra chi ha avuto accesso diretto ai documenti e alle testimonianze e chi invece per motivi di studio, per passione o per semplice interesse vuole approfondire alcuni temi della storia italiana. L’archivio comprende un’ampia raccolta di materiali su diversi supporti prodotti dalla poliedrica attività dello scrittore americano. Di particolare interesse sono i documenti raccolti in occasione dei lavori più importanti di Katz, quali Morte a Roma, Sabato nero e I giorni dell’ira, le carte relative al processo a Katz dopo il film Rappresaglia, sulla vicenda delle Fosse Ardeatine, e il ricco carteggio con personalità di rilievo nazionale e internazionale.

La consistenza dell’archivio è stimata approssimativamente in 80.000 documenti (inclusa la corrispondenza e i diari) su diversi formati (cartacei e informatici), 150 audiocassette (interviste), una cospicua raccolta di fotografie, giornali e riviste, circa 100 filmati in diversi formati, 300 film e sceneggiature, cui si aggiunge una biblioteca di circa 1.000 volumi.

Il riordino e l’inventariazione sono ad opera del Comune di Pergine Valdarno in collaborazione con la Regione Toscana, la Provincia di Arezzo, la Sovrintendenza Archivistica per la Toscana e l’Università di Siena con sede in Arezzo. A coordinare i lavori è Linda Giuva, Professore di archivistica della facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo.

Fanno parte del Comitato scientifico dell’Archivio Robert Katz: gli storici Alessandro Portelli (Università La Sapienza), Paolo Pezzino e Michele Battini (Università di Pisa); per l’archivistica, Linda Giuva (Università di Siena) e Camillo Brezzi (Università di Siena); Franco Baldini, Jonathan Katz (Senior Web Content Manager, WFP); Stephen Katz (Responsabile Servizio divulgazione dati ed informazioni della FAO); per le istituzioni, la Soprintendenza archivistica con Giovanni Contini, la Regione Toscana con Chiara Silla, la Provincia di Arezzo con Emanuela Caroti, e per il Comune di Pergine Valdarno il sindaco, Paola Prizzon.

L'archivio sarà sistemato in un edificio comunale destinato ad ospitare anche l"Archivio Storico del Comune.


  I giorni del complotto: Il Dr. Steve Pieczenik caso Moro e l'Americano che venne dal freddo
Primavera, 1994, a 16 anni dal suo tragico inizio in via Fani, il caso Moro è ancora ricoperto di segreti e incognite Rischia di finire in quell’affollato oblio denominato “i misteri d’Italia”. Ma questa ricorrenza arriva con una novità. L’uomo che aveva ideato, capeggiato e gestito il sequestro Moro, il brigatista Mario Moretti, rompe il suo lungo silenzio. Ammette che fu lui solo ad ammazzare lo statista. Colpisce di più la parte della testimonianza che evidenzia la sua impreparazione politica, per non parlare delle Br in generale. Paradossalmente sono le confessioni di Moretti che suscitano una risonanza nei corridoi dei palazzi di potere. E’ un fenomeno che va oltre i confini d’Italia e quando il New York Times – sostenitore prestigiosissimo della linea dura italiana – si unisce alla rottura dei silenzi con una clamorosa critica-autocritica che torna in Italia come uno tsunami: il crollo del castello di misteri nel caso Moro sembra ormai inevitabile. Ma si sa che sono misteri “eccellenti”, protetti da interessi privati. Sin dal primo momento del dopo-Moro, quei giorni dell’ira si trasformavano nei giorni del complotto. Trovato Moro morto si cercava il “Grande Vecchio”, figura che non muore mai. Nella Roma del 1994 si parlava proprio di lui, l’uomo dietro il complotto, l’uomo dei misteri. Si chiamava Dr. Pieczenik — al tempo del sequestro Moro mandato da Washington quale il massimo esperto dell’antiterrorismo statunitense. E’ l’uomo di Kissinger, dicono altri, quindi Moro è il nemico numero uno fra gli alleati. E’ un’ipotesi come tante altre mai chiarite e finora il silenzio di Pieczenik è rimasto impenetrabile. Ora però al Viminale spuntano fuori documenti compromettenti. Contengono strategie e tattiche concepibili soltanto da chi avrebbe voluto che Moro non fosse tornato mai. Sono documenti orrendi, scritti con l’arroganza di chi gode un potere illimitato; porta il nome dell’autore. Steve Pieczenik. Ecco la Time Capsule di Robert Katz, citata recentemente quale "un'esclusiva storica"...
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Roma città aperta:Settembre 1943-Giugno 1944
di Robert Katz

Il libro: Roma città aperta: La scheda >>>
La critica: Recensioni e commenti >>>

Roma città aperta “Nel giro di poche settimane Roma sarebbe divenuta pressoché irriconoscibile: una parodia di città demilitarizzata, con le mura scosse dal frastuono del traffico militare tedesco diretto al fronte e dal fragore delle bombe alleate, con una popolazione raddoppiata da un milione di profughi provenienti dalle campagne. Roma stava per diventare una città di spie, agenti doppiogiochisti, informatori, torturatori, fuggiaschi, ebrei perseguitati e gente affamata”.

Robert Katz ha ricostruito i mesi drammatici dall’occupazione fino alla liberazione, raccontando episodi storicamente cruciali ma anche quelli meno noti dalle manovre del Vaticano a una crescente resistenza, formati da ex militari, operai e studenti che si opponevano con le loro azioni ai tedeschi. L’autore ha dato vita a un affresco monumentale e appassionante in cui le vicende umane dei protagonisti si mescolano al grande flusso degli avvenimenti storici.

Robert Katz, Roma città aperta, Settembre 1943 - Giugno 1944, Il Saggiatore, Milano, 2003

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