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Robert Katz’s History of Modern Italy
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Roma città aperta: Recensioni e commenti

"A volte volgendo la testa al passato della nostra città ci sembra di essere dei nani di fronte a gigantesche e monumentali montagne. Katz ci dice che questa città ha una storia fatta di gente come noi, di gente comune, una storia fatta di voci e di gesti quotidiani". — Alessandro Portelli, nel suo intervento al Campidoglio, 8 settembre 2003.

Roma città aperta, settembre 1943–giugno 1944 di Robert Katz, fu presentato in anteprima al Campidoglio l’8 settembre 2003, il 60° anniversario della data storica che iniziò i 270 drammatici giorni dell'occupazione tedesca della capitale. Il Comune di Roma, con la collaborazione delle Biblioteche di Roma e la casa editrice il Saggiatore, invitarono i cittadini alla presentazione del volume che ebbe luogo nella sala Pietro da Cortona dei Musei capitolini.

Corriere della Sera SETTE: L’ultimo lavoro di Katz ... che rivede tutta la campagna d’Italia – dopo l’armistizio e fino al trionfale e vanitoso arrivo del generale americano Mark Clark in Campidoglio – come se fosse un gigantesco dramma che da mille lati converge sul destino della città eterna e sulle vicende dei suo abitanti. Un lavoro che ambisce alla grande ricostruzione obiettiva, lontana da impennate polemiche, ma che vuole anche fare un punto originale su innumerevoli aspetti ferocemente discussi.


La Stampa: Il libro ricostruisce i 270 giorni dell’occupazione tedesca di Roma smascherando una volta per tutte l’ipocrita definizione di Città aperta che le fu attribuita.  Dalla proclamazione dell’armistizio ... fino all’entusiasmo popolare per la liberazione della città, il 4 giugno del 1944, le pagine scorrono piacevolmente sotto gli occhi del lettore.  La solidità della documentazione archivistica si unisce ad un ‘americano’ gusto della narrazione e ad un’inedita capacità evocativa.
Il Tempo: Il libro è estremamente minuzioso, ma non per questo non può dirsi scorrevole. ... Nel libro c'è soprattutto l'insistenza della falsità contenuta nella definizione di "città aperta". Con parole dure: "Questa città aperta, riaffermata ma non rispettata come tale dagli occupanti tedeschi e conseguentemente neanche dagli alleati, si sarebbe rivelata fin dall'inizio una grande impostura". E' anche l'amore per Roma dalle "infinite meraviglie" che suggerisce queste parole all'autore il quale, nei suoi settanta anni, non passa giorno senza recriminare i delitti degli uni e degli altri. Non poteva perciò non scriverci un libro. E il libro non poteva non risultare avvolgente.


Il Manifesto: Il grande merito di Katz risiede proprio nell'intrecciare con passione queste nuove fonti con quelle già edite e con la memorialistica e nel descrivere l'occupazione della città come farebbe chi volesse sceneggiarne il soggetto. La narrazione così scorre fluida, in un coinvolgente montaggio alternato di descrizioni cinematografiche delle forze in campo: gli Alleati, nella loro discesa agli inferi nelle varie operazioni continentali, lasciano così alternativamente la scena ai nazisti o ai gappisti celebri, chiamati con il nome di battaglia e dipinti anch'essi con astuzia da romanziere...


Liberazione: Robert Katz ha iniziato ad occuparsi dell'eccidio delle Fosse Ardeatine e della situazione della capitale nel periodo successivo all'8 settembre '43 da quasi mezzo secolo.... Nel suo ultimo libro, Roma città aperta ... torna ancora una volta sul periodo compreso tra il settembre del 1943 e il giugno del 1944, mettendo in luce nuovi importanti elementi, in particolare sul ruolo svolto dal Vaticano.


Shalom: Davvero un libro denso di sorprese, questo che Robert Katz, storico e giornalista USA collaboratore della CBS e della RAI, noto per i suoi appassionati saggi sull'Italia contemporanea ("Sabato nero", sul 16 ottobre 1943, "I giorni dell'ira", sul caso Moro, "Dossier Priebke"), ha dedicato alla Roma del '43-'44, a quei nove, tragici mesi d'occupazione nazista ("Roma città aperta- Settembre 1943-giugno 1944"). Si tratta, per Katz, del coronamento d'una passione nata quasi per caso, nel marzo 1964: quando l'aver partecipato alla commemorazione del ventesimo anniversario delle Ardeatine lo spinse ad approfondire l'argomento, al di là delle verità ufficiali.


Gazzetta di Parma: Il massacro avvenuto esattamente sessanta anni fa, a Roma, alle Fosse Ardeatine, poteva essere evitato. E' questa la scoperta più interessante che lo storico americano Robert Katz, uno dei massimi esperti delle vicende della Seconda Guerra Mondiale in Italia, rivela nel suo libro, appena uscito da Il Saggiatore, "Roma città aperta" ... Il lavoro di Katz, oltre alla sua sicura importanza come testo di ricostruzione storica, sembra destinato a rinfocolare un'antica e mai sopita polemica: quella sui cosiddetti "silenzi di Pio XII e del Vaticano", che tacque a proposito dell'Olocausto degli ebrei e nulla fece- si scopre oggi - nell'imminenza della rappresaglia nazista.


Europa: Nel [Roma città aperta]  – ideale e concreta prosecuzione e allargamento di prospettiva, nonché analisi e proposta di nuovi documenti in tema, del migliore scritto sull’attentato di via Rasella e la strage delle Fosse Ardeatine, [la sua opera] Morte a Roma, uscito per la prima volta nel 1967 – c’è molto di più che la riproposizione di una storia che, anche grazie al lavoro di Katz, è stata scandagliata in tutti i suoi aspetti.  C’è infatti soprattutto, nel libro, la vita di una città, Roma, ipocritamente dichiarata “aperta” dai nazisti su pressione del papa e violata anche dagli Alleati con il bombardamento di San Lorenzo. E c’è la vita quotidiana dei suoi abitanti, dal popolino romano alla nobiltà nera, da profittatori e faccendieri agli eroi della Resistenza fino ai protagonisti più tragici della storia di quei mesi, gli ebrei. Mesi drammatici e densi di avvenimenti che hanno segnato per sempre la storia della Capitale, quelli compresi tra la fine del ’43 e la metà del ’44, popolati di eventi significativi e figure simbolo. ... Gli spunti offerti dalla narrazione di Katz sono tanti e tutti figli di un lavoro lungo e meticoloso svolto negli archivi della Cia e del Vaticano come nella raccolta delle testimonianze dirette dei protagonisti di allora che l’autore conduce ormai da decenni....

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